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Lo Stagnone (o ipogeo) Pontillo luogo di culto e necropoli costruito presumibilmente durante l’età del bronzo. Testimoniato nel IV secolo a.c durante la dominazione punica, grazie al ritrovamento di graffiti.
Il complesso archeologico si trova poco fuori il centro di Licata, in prossimità del monte Sole. E’ costituita da due grotte scavate nella roccia, in prossimità dell’entrate sono presenti due tombe. Struttura, unica nel suo genere in Sicilia e in tutto il bacino del Mediterraneo.



Quest'opera, scavata nel vivo di un masso enorme di pietra calcarea, ha un inestimabile valore archeologico poiché offre un complesso e antichissimo esempio di necropoli. Probabilmente esso nacque come luogo di culto o come camera sepolcrale, mentre sotto la dominazione araba fu usato come cisterna; da qui deriva la denominazione "stagnone", mentre lappellativo "Pontillo" deriva dalla sua apparteneza ad un esponente della famiglia omonima, cui è stato espropriato per essere inserito fra i beni di demanio pubblico.
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Castel Sant’Angelo situato sul litorale di Licata., nasce come torre di avvistamento, costruita tra il 1583 e il 1585 e successivamente incorporata nel castello di nuova costruzione ampliato dagli spagnoli come una fortezza seicentesca.
Posizionata sull’omonimo monte anticamente a guardia e custodia del corso del fiume Salso.
Castel Sant’Angelo stupisce per il suo aspetto austero e per la vista di un panorama incantevole, lasciando piacevoli tracce negli occhi e nella mente dei visitatori. All’interno si è accolti in un'atmosfera da sogno: gli ambienti, ben curati, trasmettono emozioni e suggestioni. Attira subito l’interesse e l’ammirazione dei visitatori la scala che conduce alla torre e l’ampio cortile che dà luce alle stanze circostanti, nelle quali sono esposti cannoni e arnesi antichi.



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Il Museo archeologico di Licata ha sede all’interno del cinquecentesco convento di S. Maria del Soccorso, noto come la “Badia”, ampliato e ristrutturato fra il XVII ed il XVIII secolo.
Del grande monastero il Museo occupa parte del piano terra e un grande chiostro quadrangolare porticato.
Al suo interno sono esposti reperti provenienti dai siti più significativi del territorio che testimoniano la presenza di insediamenti stabili a partire dal Neolitico antico, cioè dal VI millennio a.C., fino alla tarda antichità. Le sale dedicate alla preistoria ospitano una selezione di reperti databili sin dal Neolitico antico, ovvero a partire dal VI millennio a.C., all’Eneolitico, databile fra il IV e il III millennio a.C., all’Età del Bronzo antico, ovvero fra la fine del III e la prima metà II millennio a.C., abbracciando quindi oltre 4000 anni di vita in questo territorio.
L’età arcaica e l’età classica, ovvero il periodo che si data tra il VI ed il V sec. a.C sono documentate dagli scavi delle contrade Mollarella e Casalicchio. Nelle due contrade sono stati rinvenuti dei santuari dedicati a Demetra e Kore, le dee greche, madre e figlia, protettrici della fecondità e della fertilità. Il percorso continua con l’esposizione dei reperti provenienti dall’insediamento fortificato su Poggio Marcato d’Agnone, in vita tra il IV ed il III sec. a.C. e l’insediamento individuato su Monte Sole, che vive contemporaneamente. Un’intera grande sala è dedicata ai rinvenimenti della città ellenistica sul Monte Sant’Angelo, che, per la consistenza dei resti urbani, è stata identificata dagli archeologi con Finziade, città che venne fondata dal tiranno di Agrigento Finzia nel 282 a.C. Le ultime due sale sono dedicate alla Casa 1 di Finziade, eccezionalmente conservata, della quale si propone un plastico ricostruttivo di grande effetto e il tesoretto ritrovato al suo interno.



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